65 centesimi al giorno per arricchire l’offerta formativa ma anche per pagare la copertura assicurativa a favore degli studenti, per il libretto personale, per il funzionamento del registro elettronico, per il mantenimento del decoro degli ambienti, per l’innovazione e si potrebbe continuare.
Il dubbio è sorto durante una delle ultime sedute del Consiglio di Istituto di fronte ai dati resi noti dalla Dirigente scolastica, dott.ssa Claudia Covri, che evidenziano come nell’anno scolastico 2023/24 la percentuale delle famiglie che hanno versato il contributo si sia significativamente ridotta rispetto agli ultimi anni e proprio quando sono ripresi buona parte dei progetti, sospesi durante l’emergenza covid. L’unica spiegazione possibile è la mancanza di informazione e comprensione dell’importanza di tale erogazione, introdotta nel 2007 dalla legge Bersani di fronte ai ripetuti tagli che hanno interessato la scuola. Cosa è il contributo volontario? È un’erogazione liberale, non obbligatoria, detraibile fiscalmente, che serve per finanziare attività e dare valore aggiunto alla formazione. Lo Stato assegna contributi che vanno a garantire i servizi essenziali dell’Istituzione scolastica ma non permettono di offrire altre iniziative che possono invece fare la differenza per gli studenti e qui entra in gioco l’erogazione delle famiglie. Le voci di spesa sono molteplici e riportate nelle due tabelle, riferite al liceo progettuale e agli altri indirizzi, che vengono allegate alla richiesta di pagamento del contributo; senza entrare nel dettaglio si ricordano sommariamente gli ambiti di spesa: registro elettronico; comunicazioni scuola/studente/famiglie; assicurazione infortuni e responsabilità civile degli studenti; servizio di supporto psicologico; organizzazione e partecipazione a stage, gite, Olimpiadi e progetti; mantenimento e potenziamento dei laboratori didattici e delle aule Dada; riqualificazione spazi interni ed esterni. In pratica l’erogazione liberale delle famiglie diventa fondamentale per consentire agli studenti di vivere la scuola a 360 gradi e in questo momento pesa sulle spalle di una percentuale davvero ridotta di famiglie che hanno compreso l’importanza del loro ruolo e stanno facendo la differenza ma la scuola è di tutti e tutti sono chiamati a fare la loro parte, secondo le proprie possibilità. È infatti possibile richiedere la rateizzazione del contributo o pagarlo in diversi momenti dell’anno scolastico, soluzioni adottate proprio per cercare di andare incontro alle famiglie. La scuola è consapevole delle difficoltà economiche di questi ultimi anni, difficoltà che interessano anche le Istituzioni scolastiche per le quali il contributo volontario è diventato una fonte insostituibile di finanziamento per garantire un’offerta formativa ampia, di livello, che coinvolga tutti gli studenti e ne soddisfi i bisogni educativi.
A nome dei docenti del Consiglio di Istituto chiediamo un gesto di sensibilità, ma soprattutto di responsabilità collettiva per permettere all’Istituto di continuare a garantire a tutti le attività che ne qualificano in misura determinante l’offerta formativa e la qualità del servizio… a 65 centesimi al giorno.
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